Bologna, giovedì 28 novembre 2024 – È morto all’età di 89 anni lo svedese Pehr G. Gyllenhammar, un uomo al quale tutto lo sport equestre mondiale deve rivolgere un pensiero di sincera e profonda riconoscenza: grazie a lui, infatti, il salto ostacoli – e di conseguenza anche le altre specialità – ha vissuto la prima grande e sistematica sponsorizzazione di un circuito internazionale. Anzi, grazie a lui quel circuito internazionale prima di tutto ha visto la luce: la Coppa del Mondo.
L’ideatore della Coppa del Mondo è stato in effetti il giornalista svizzero Max Ammann, il quale dopo aver elaborato nei minimi dettagli il suo progetto a metà degli anni Settanta l’ha infine proposto durante le Olimpiadi di Montreal 1976 all’allora presidente della Fei, il principe Filippo, trovando in lui un entusiastico gradimento. Ma per poter mettere in pratica tale progetto ambizioso e oggettivamente molto complesso sarebbe stato necessario poter contare su risorse economiche che né la Fei né tantomeno Ammann avrebbero potuto impegnare.
L’idea risolutrice nasce nella mente del cavaliere tedesco Paul Schockemoehle. Nel 1977 viene organizzata a Göteborg, in Svezia, la prima edizione di quel concorso internazionale di cui sponsor principale è la Volvo e Pehr Gyllenhammar – presidente di AB Volvo – il capo dell’organizzazione. Sentiamo quindi Gyllenhammar, pensa Schockemoehle, in accordo con Ammann e con il principe Filippo. La sera del 31 agosto 1978 nella sua abitazione di Göteborg il presidente della AB Volvo, dopo aver ascoltato attentamente la dettagliata illustrazione del programma generale esposta da Max Ammann, si alza e stringe energicamente la mano al giornalista svizzero: «È fatta», dice semplicemente. Il 29 ottobre di quell’anno, a Washington, si disputa la prima tappa di Coppa del Mondo della storia; il 5 novembre, ad Amsterdam, la prima tappa in Europa.
Per venticinque anni Volvo sarà lo sponsor principale della Coppa del Mondo di salto ostacoli, e dal 1990 di quella di dressage: un arco di tempo in cui il circuito non solo solidifica il proprio impianto generale, ma incrementa anche il numero degli eventi e dei gironi di qualificazione alla finale, diventando di fatto il fenomeno sportivo e agonistico più importante per lo sport equestre internazionale dal giorno in cui l’attività riprende dopo la fine della seconda guerra mondiale. La Coppa del Mondo è stato un potente acceleratore: per il professionismo, per le sponsorizzazioni, per la mediatizzazione, per il commercio, per l’allevamento, oltre che per lo sport in sé stesso.
Max Ammann è l’ideatore, il principe Filippo nel suo ruolo di presidente della Fei il padre istituzionale… ma le basi e le fondamenta su cui costruire la Coppa del Mondo le ha garantite Pehr Gyllenhammar. Lo sport oggi deve dirgli grazie.